Filiera foresta-energia-turismo sotto i riflettori della Settimana per l’energia e la sostenibilità

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Comunicato stampa n. 29/2023 del 27 ottobre

 

Presentato il progetto Legno Salute, dal bosco all’integratore alimentare

 

Dagli scarti del legno alla farmaceutica. È l’ultimo caso di economia circolare messo in campo dall’artigianato bellunese. Un esempio anche di collaborazione tra imprese presentato oggi a Mogliano Veneto, in occasione del convegno “Legno: Foresta – Filiera – Futuro sostenibile”, che ha chiuso in Veneto la prima edizione della Settimana per l’Energia e la Sostenibilità, curata da Confartigianato nazionale. Sono intervenuti anche l’assessore regionale all’agricoltura Federico Caner, il senatore Luca De Carlo, presidente della Commissione agricoltura, turismo, industria e produzione agroalimentare al Senato, e la direttrice generale del Mipaaf Alessandra Stefani.

 

Il convegno ha fatto il punto, a cinque anni dalla tempesta Vaia, sulla situazione del patrimonio forestale veneto e sul problema del bostrico, che sta sconvolgendo vaste parti delle foreste e dei boschi del Bellunese. Complessivamente in Veneto a causa di Vaia sono andati distrutti 20.000 ettari di bosco con 4 milioni di metri cubi di legname a terra, per la maggior parte nella provincia di Belluno (67%), in parte in quella di Vicenza (32%) e solo minimamente in quella di Treviso (1%). I danni attribuibili al bostrico ammontano, all’agosto 2023, a circa 2 milioni di metri cubi di legname, pari a circa la metà del danno di Vaia.

 

Focus in particolare su un progetto bellunese, indicato come esempio di sostenibilità. Si tratta del progetto Legno Salute, che ha messo insieme la Segheria Traiber Sas di Val di Zoldo, e Unifarco. Di fatto, lo scarto della lavorazione del legno di larice (in particolare la corteccia) viene riutilizzato e valorizzato in ambito alimentare. Grazie ad alcuni accorgimenti operati dalla segheria nella fase di taglio (pulizia e controllo qualità), la corteccia viene lavorata per l’estrazione di molecole nobili, utili a produrre un integratore alimentare che svolge una funzione di difesa delle alte vie respiratorie. Come ha presentato Sara Ferrari (Ingredients Innovation Specialist di Unifarco spa), a seguito di numerose analisi, procedure di estrazione e standardizzazione rigorose, si arriva a un ingrediente alimentare brevettato di elevata e controllata qualità. In pratica, quello che doveva essere uno scarto diventa una ricchezza. 

 

«L’economia circolare è da sempre una delle azioni messe in campo dagli artigiani. E in questo caso valorizza una delle ricchezze del nostro territorio, il legno» spiega Claudia Scarzanella, titolare di Traiber Sas e presidente di Confartigianato Imprese Belluno. «Dalla collaborazione tra imprese e dallo scambio di idee possono nascere progetti di altissimo valore, non solo per il business, ma anche per dare valore all’ambiente e al paesaggio. La filiera del legno è senza dubbio una di quelle che ha più capacità di spaziare, perché valorizzare le foreste significa dare lavoro e sviluppo alle segherie, al comparto dell’arredamento, ma anche all’energia e al turismo». 

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