Con le piccole imprese il rilancio possibile delle aree montane

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Comunicato stampa n. 21/2024 del 31 maggio

 

Confartigianato Belluno presente a Roma per la tappa nazionale di ‘Montagna futura’

 

 

Il destino della montagna italiana non è segnato. Le opportunità di un rilancio infrastrutturale, economico e sociale delle aree alpine ed appenniniche sono affidate all’impegno convinto e condiviso delle istituzioni, degli enti locali, dei rappresentanti delle imprese e degli attori sociali sul territorio, del mondo accademico e della ricerca. Confartigianato li ha coinvolti nel percorso ‘Montagna Futura’ che il 29 maggio ha segnato la tappa nazionale con un evento organizzato a Roma.

 

Dopo gli approfondimenti promossi in questi ultimi due mesi dalla Confederazione, nella prima tappa a Belluno, con il tema “Le Terre Alte davanti a nuovi scenari climatici: il tempo della progettazione e dell’azione per il turismo”, poi Rieti e Bologna, sotto la regia di Roberta Corbò, responsabile Patrimoni territoriali, Comunità locali e turismo di Confartigianato, il convegno ha fatto il punto sulla nuova legge per la montagna, sulle prospettive che si aprono per gli imprenditori e per la popolazione che abita questi territori e sui trend che vedono un nuovo interesse per l’insediamento nelle aree alpine e appenniniche.

 

Al saluto di Rossella Belluso, Segretario Generale della Società Geografica Italiana nella cui sede si è svolto il convegno, è seguito l’intervento introduttivo del Presidente di Confartigianato Marco Granelli che ha sottolineato: “Confartigianato crede in un nuovo sviluppo sostenibile della montagna e in nuove possibilità di residenzialità e di imprenditoria. Per questo è necessario che la nuova legge per la montagna si rivolga anche alle imprese artigiane, di tutte le età e non solo ai giovani, con misure specifiche di agevolazione fiscale. Perché le imprese artigiane sono anche un fattore decisivo di coesione e di sviluppo per i territori montani e le aree interne”.

 

Sulla partecipazione degli attori economici del territorio ad una nuova programmazione e governance locale che valorizzi le imprese e la loro evoluzione nei contesti montani, anche con un utilizzo equilibrato delle risorse, si sono soffermati i rappresentanti delle Associazioni di Confartigianato protagoniste delle tappe del percorso ‘Montagna Futura’: Claudia Scarzanella, Presidente di Confartigianato Belluno ha spiegato che “la tappa di Belluno del Percorso Montagna FuturaLe terre alte davanti a nuovi scenari climatici: il tempo della progettazione e dell’azione per il turismoha avuto l’obiettivo di aprire una riflessione sul nuovo scenario del turismo di montagna alla luce dei grandi cambiamenti in atto, soprattutto quello climatico e demografico.

Le esigenze di un territorio a ‘geografia complessa’, come nello specifico la provincia di Belluno, devono essere misurate e valutate con nuovi strumenti, come lo Strategy Foresight. I mega trend di cambiamento climatico, demografico, sociale e tecnologico – prosegue – stanno sviluppando impatti tali da modificare fortemente gli equilibri ambientali, sociali e produttivi della montagna italiana. Con questa metodologia che li studia e analizza, è possibile creare e sviluppare dei percorsi per l’adattamento e la riprogettazione dei territori e della montagna. Il nuovo turismo alpino sarà basato su una diversa stagionalità, con maggiore distribuzione di eventi turistici durante l’anno, sarà più legato al benessere e vedrà la nascita di nuove attività di impresa sostenibile, che poteranno all’insediamento di nuovi residenti, la valorizzazione delle risorse boschive e idriche sarà alla base di nuove filiere.”

 

Nelle aree montane si riscontra il 24,4% di imprese artigiane sul totale rispetto al 20,3% delle zone di pianura, 364.915 addetti nell’artigianato in montagna sul totale di 1.731.316, con quota +3,6% rispetto al resto d’Italia, rappresentando il 14% degli addetti dell’artigianato italiano. Nello specifico, per la provincia di Belluno il peso delle imprese artigiane sul totale è del 30,9%.

 

“Considerando i dati appena citati, – precisa Scarzanella – è chiaro che dobbiamo incidere sulla prossima legge della montagna. Per quanto riguarda l’iter della legge, siamo lieti che il parlamento abbia deciso di accorpare i testi e quindi di ragionare anche sul lavoro fatto in precedenza senza tralasciare nulla, riflessioni che i parlamentari porteranno avanti anche in sede emendativa. Come Confartigianato stiamo facendo un percorso con l’obiettivo principale di valorizzare l’artigianato nelle terre alte e per raccogliere le varie sensibilità dei territori montani, in particolare bisogna lavorare sull’applicazione di una fiscalità differenziata. Non è accettabile che un cittadino o un’impresa riceva lo stesso trattamento fiscale sia che si trovi in montagna, sia che operi in una grande città. Siamo inoltre dell’avviso – conclude – che vada favorito il partenariato pubblico privato nei territori montani, coinvolgendo anche il settore dell’artigianato.”

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