Confartigianato Belluno aderisce alla campagna nazionale contro l’abusivismo nel settore dei servizi alla persona

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Comunicato stampa n. 26/2024 del 24 giugno

 

Il 24 giugno è partita la campagna di sensibilizzazione contro l’abusivismo nei settori dell’acconciatura e dell’estetica. Confartigianato Imprese ha partecipato all’iniziativa, con il patrocinio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

 

Nel nostro Paese, l’abusivismo nel settore dei servizi alla persona (tra cui rientrano le attività di acconciatura ed estetica) è in continua crescita con un tasso di irregolarità del 27,6%. Si tratta del valore più alto tra i vari settori e supera di gran lunga il tasso medio nazionale, che si ferma al 14,4%.

 

Tale fenomeno è stato aggravato dalle conseguenze della pandemia Covid-19 – che hanno consentito l’inserimento nel mercato di figure che, a dispetto delle disposizioni di chiusura di saloni di acconciatura e centri estetici, hanno erogato prestazioni a domicilio, sottraendo in tal modo clientela agli operatori regolari. Si aggiunge al quadro il recente proliferare di piattaforme online che operano indisturbate, proponendo prestazioni a domicilio o addirittura in forma ambulante, senza curarsi dei limiti imposti dalle normative di settore e dai regolamenti comunali.

 

Per sensibilizzare la popolazione sull’importanza di affidarsi esclusivamente a imprese regolari e professionisti qualificati, Confartigianato ha realizzato una campagna di comunicazione, patrocinata dal MIMIT, che intende porre al centro la tutela della salute dei cittadini, garantita principalmente da servizi sicuri e di qualità.

 

Per le presidenti provinciali di Acconciatura ed Estetica di Confartigianato Belluno Ivana Del Pizzol e Alessandra Feltrin “Questa importante iniziativa è nata con l’intento di sensibilizzare la collettività sul fatto che affidandosi a operatori non qualificati ci si espone a seri rischi per la pelle, per le unghie e per il cuoio capelluto. In una situazione di inosservanza delle norme vigenti, si può correre addirittura il rischio di ricevere a propria insaputa trattamenti che possono essere effettuati solo da personale medico specializzato, che possono comportare danni, perfino molto gravi, alla salute. Una battaglia che richiede uno sforzo straordinario nella lotta al dilagare di un fenomeno inaccettabile che danneggia cittadini, lavoratori e imprese”.

 

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