Eliminare la cessione del credito e lo sconto in fattura per ecobonus (65%) e bonus ristrutturazioni (50%) rischia di bloccare il processo in corso della riqualificazione del parco immobiliare nazionale. È questo l’allarme lanciato da ANAEPA Confartigianato Edilizia e dalle altre associazioni di categoria, che chiedono con forza a Governo e Parlamento la proroga delle due opzioni alternative alla detrazione previste dall’art. 121 del Decreto Rilancio.
Se da un lato la proroga dell’ecobonus e del bonus ristrutturazioni è un fatto molto apprezzato dalla Filiera delle Costruzioni perché permette alle famiglie ed alle imprese di programmare a breve e medio termine i lavori di riqualificazione degli immobili, dall’altro l’ipotizzata cancellazione della possibilità di cedere il credito fiscale e di utilizzare il meccanismo dello sconto in fattura proprio per ecobonus e bonus ristrutturazioni preoccupa seriamente il mondo delle imprese e dei professionisti del settore delle costruzioni.
Se si andassero ad eliminare per questi specifici incentivi fiscali, finalizzati ad agevolare il pieno e diffuso utilizzo degli stessi per la riqualificazione del parco immobiliare, si rischierebbe di fatto di bloccare il mercato della riqualificazione del costruito di cui necessita assolutamente il nostro Paese, mercato che cominciava a dare segnali molto positivi sia sul fronte degli importanti traguardi di sostenibilità socio-energetica che il Governo pone al centro della sua politica, sia sul fronte del rilancio di un settore trainante per tutta l’economia nazionale.