Comunicato stampa n. 41/2024 del 7 ottobre
Non ci sono stati dubbi al momento delle votazioni: Cristiano Gaggion è stato la scelta unanime durante la votazione che ha avuto luogo oggi a Roma per eleggere il nuovo Presidente nazionale della categoria Dolciario. Il neopresidente, nato e cresciuto in Alpago, in provincia di Belluno, si è appassionato fin da giovanissimo al mestiere di famiglia, la pasticceria. Dedito anche all’insegnamento e alla trasmissione della propria passione ai più giovani, da 2017 Gaggion è membro dell’Assemblea, del Consiglio Direttivo e della Giunta Esecutiva di Confartigianato Imprese Belluno e presidente provinciale del Mestiere Prodotti Dolciari (Cioccolatieri, Pasticceri e Gelatai).
Non è certo una “prima volta” per Cristiano Gaggion: faceva infatti già parte del direttivo nazionale della categoria dolciario nel mandato quadriennale uscente; a livello regionale è appena stato confermato presidente della categoria dolciario, e nominato presidente della Federazione alimentaristi.
“Comincia a diventare impegnativo – ammette sorridendo Gaggion – anche perché un conto è ragionare in termini veneti, un altro guardando a tutta Italia: il tema del Made in Italy diventa centrale, anche a livello normativo, con ovvie implicazioni anche in Europa. Non a caso abbiamo un ufficio a Bruxelles che lavora a tempo pieno su questi temi”.
Un incarico impegnativo, rispetto al quale Gaggion ha già idee chiare, maturate nell’esperienza degli ultimi quattro anni.
“Il consiglio sarà ora composto da membri di tutte le regioni: consapevole del fatto che da solo un presidente può fare ben poco, ho intenzione di coinvolgere tutti i consiglieri attraverso deleghe e incarichi, per dare un senso alla loro presenza in consiglio, ma anche per essere più efficaci nella trattazione dei vari temi. In particolare, istituirò degli specifici gruppi di lavoro con un referente che poi si relazionerà con l’ufficio di presidenza, che poi deciderà. Dunque: coinvolgimento, condivisione, ma poi velocità e concretezza nelle decisioni”.
Sul tavolo del neo-presidente Gaggion c’è il delicato tema della rappresentanza della categoria.
“A livello globale, ma anche a livello nazionale, sono i grandi gruppi economici che dettano le regole del gioco e orientano le scelte, esercitando pressioni su mercato e consumatori, ma verosimilmente anche sulla politica, oltre che sui centri di ricerca per lo studio di nuovi prodotti. In questo contesto, noi dirigenti dobbiamo rappresentare le istanze della categoria per impostare politiche e azioni capaci di sostenere e valorizzare i nostri prodotti. A questo scopo, ho già preso contatti con il senatore bellunese Luca De Carlo, per il suo ruolo di presidente della Commissione Agricoltura, turismo, industria e produzione agroalimentare del Senato”.
A proposito di valorizzazione dei prodotti: alle porte ci sono le Olimpiadi di Cortina.
“Ho già cominciato a muovermi, sia pure informalmente, dato che fino a oggi non avevo titoli per farlo, con Fondazione Milano Cortina 2026 per capire come Confartigianato possa essere protagonista in questo ambito. Ma ci sono anche tante altre opportunità, oltre alle fiere del settore. Penso, ed è solo un esempio, alla Mostra del Cinema di Venezia: essere presenti è una grande occasione per farci conoscere. Purtroppo infatti siamo bravi a lavorare, ma meno a farlo sapere: non sappiamo promuovere adeguatamente i nostri prodotti di eccellenza”.
Prodotti di eccellenza che sono un traino anche per il turismo.
“Esatto: noi artigiani, radicati come siamo nel territorio, non siamo abituati a considerare adeguatamente il tema del turismo. E invece si sa che il turista ormai cerca sempre più l’esperienza dell’acquisto come fatto emozionale: a livello veneto abbiamo iniziato a promuovere il turismo esperienziale, e cominciamo a ospitare turisti di tutto il mondo che seguono i nostri corsi realizzati ad hoc, a visitare le nostre aziende, a gustare i nostri prodotti. Capisco chi obietta che senza una struttura organizzativa le imprese artigiane faticano a gestire questo risvolto “turistico”, ma proprio per questo come Confederazione dovremo organizzare dei “pacchetti” e sostenere le imprese”.
Per Gaggion potrebbe anche aprirsi la strada della presidenza della federazione alimentaristi: i neo-eletti presidenti delle varie categorie si incontreranno a breve per nominare il proprio presidente, che, in base all’esperienza già maturata nelle sedi romane di Confartigianato, potrebbe essere proprio il pasticcere alpagoto.
“In questa occasione – conclude Gaggion – mi preme rivolgere un ringraziamento a presidente, consiglio e direttore di Confartigianato Imprese Belluno, e a presidente, consiglio e direttore di Confartigianato Imprese Veneto per aver sostenuto la mia candidatura per questo incarico, e per la collaborazione che – in questa nuova veste – sicuramente renderemo proficua nei prossimi anni”.