Gli Stati Uniti impongono dazi del 20% sui prodotti europei

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Comunicato stampa n. 13/2025 del 5 aprile 

 

Scarzanella: “Subito misure compensative europee per i settori più colpiti, accesso agevolato al credito: bisogna evitare che si fermino i laboratori.”

 

 

 

L’introduzione da parte dell’amministrazione statunitense di dazi del 20% sui prodotti europei rappresenta un duro colpo per l’artigianato bellunese, settore già provato dalla contrazione del mercato interno europeo. Per la Presidente di Confartigianato Imprese Belluno Claudia Scarzanella “servono misure efficaci ed urgenti perché se calano gli ordini dagli Usa bisogna evitare che si fermino i laboratori, è fondamentale che il Governo intervenga tempestivamente per sostenere l’artigianato bellunese e veneto”.

 

Secondo l’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Veneto, nel 2024 l’export manifatturiero provinciale verso gli Stati Uniti ha registrato una contrazione del 24%, attestandosi a poco meno di 930 milioni di euro.

 

Nel 2024, inoltre, l’export verso gli Stati Uniti del comparto ‘strumenti e forniture mediche e dentistiche’ – che include al suo interno anche il settore dell’occhialeria, pilastro per l’economia bellunese – registra una flessione del 25,4% rispetto al 2023 e del 29,6% rispetto al 2022.

 

“Il momento è veramente critico, – commenta Sandro Toffoli, referente del Mestiere Occhialeria di Confartigianato Imprese Belluno – è un colpo basso per i laboratori artigiani dell’occhialeria che escono da una pandemia e da una crisi energetica che li ha già messi in ginocchio. Questa situazione deve essere uno stimolo a ricercare la qualità del prodotto, caratteristica che ha sempre distinto il made in Italy, per poterci fare sempre più spazio nei mercati globali: la capacità e la tenacia che risiedono nel nostro tessuto produttivo va valorizzata per generare interesse nei confronti di ciò che creiamo e darci la possibilità di affrontare al meglio le sfide attuali e anche quelle future”.

 

Accesso facilitato al credito agevolato, crediti di imposta o deduzioni fiscali specifiche per le imprese colpite dai dazi, in modo da compensare l’aumento dei costi, aiuti per la diversificazione dei mercati esteri (Asia, Canada, Paesi del Golfo…). Questi sono alcuni esempi di possibili interventi a favore del comparto che il Governo potrebbe mettere in campo.

 

Diventa di fondamentale importanza aiutare i nostri artigiani a diventare sempre più digitali con corsi di digital marketing all’estero o incentivando l’e-commerce cross-border: “Non snaturiamo la nostra identità, – afferma la Presidente – ma se da un lato chiediamo misure compensative all’Europa, dall’altro dobbiamo trovare anche dentro di noi le risorse per affrontare questo particolare momento storico e avere più strumenti per affrontare il futuro dell’export che è sempre più incerto”.

 

“Serve unità ora più che mai – conclude Scarzanella – per pretendere un’azione più decisa, per tramite del Governo, all’Europa, affinché difenda il Made in Italy e le piccole e medie imprese artigiane e perché l’Europa lavori ad un’economia interna più autosufficiente”.

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