Comunicato stampa n. 21/2023 del 17 settembre
I dati dicono che la paga oraria media è superiore a 10 euro
“Modello veneto, grazie alla contrattazione e alla bilateralità”
“Il modello veneto, fatto di contrattazione e di bilateralità artigiana, va oltre il salario minimo”. Lo dice il direttore di Confartigianato Imprese Belluno, Michele Basso.
L’associazione degli artigiani ha studiato la situazione del Bellunese, per capire di più sul salario minimo, tema del momento. È stato preso un campione di aziende artigiane della provincia: 458 imprese, suddivise per i settori principali, per un totale di 2.340 dipendenti. Sono state calcolate le retribuzioni effettive dei dipendenti e il risultato è che praticamente tutte le categorie sono sopra ai 9 euro previsti dal salario minimo.
Nell’edilizia, ad esempio, i dipendenti dell’artigianato bellunese prendono in media 12,20 euro all’ora. Nel settore grafica/editoria si arriva a 11,38 euro e nel trasporto merci e spedizioni a 11,56 euro. Si scende a 10 euro abbondanti per marmisti ed escavatoristi (10,72 euro), metalmeccanici (10,57 euro), legno arredo (10,37 euro), orafi operai (10,69 euro) e nettezza urbana/espurgo pozzi (10,29 euro). Sopra i 9 euro anche i dipendenti del settore alimentari (9,30 euro), chimica/gomma/plastica (9,97 euro), noleggio autobus (9,11 euro), occhialeria (9,19 euro), odontotecnica (9,70 euro) e tessile (9,36 euro). Secondo lo studio, restano di poco fuori dai 9 euro di media solamente i dipendenti del settore acconciatori e del settore pulizie.
“Questi dati confermano che l’artigianato bellunese, contando su una contrattazione a favore dei dipendenti e sulla bilateralità artigiana, supera 9 euro di livello base della retribuzione” sottolinea Michele Basso. “Il Veneto rappresenta un modello virtuoso, grazie al confronto continuo tra parti attraverso cui si intercettano i bisogni dei lavoratori e la necessità di sviluppo e consolidamento delle imprese artigiane. Il sistema bilaterale veneto dal 2020 al 2022 ha erogato prestazioni per più di 100 milioni di euro sommando quelle di Ebav, Sani.In.Veneto cassa edile ed Edilcassa Veneto. In più, c’è anche il dato sulla rivalutazione del Tfr 2022 per i principali settori – metalmeccanica, moda, alimentari, legno e benessere – che a livello veneto vale 82 milioni di euro”.