Nasce l’Albo nazionale delle botteghe storiche

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La legge che istituisce l’Albo nazionale per tutelare e valorizzare botteghe artigiane e negozi di particolare rilievo sotto il profilo storico, culturale e commerciale (Decreto legislativo 27 dicembre 2024, n. 219) è finalmente arrivata a compimento. Il decreto rappresenta un punto di arrivo fondamentale ai fini della valorizzazione delle botteghe storiche e di qualità più volte auspicato da Confartigianato.

 

Le botteghe artigiane e gli esercizi pubblici commerciali di eccellenza sono alla base della tenuta degli ecosistemi urbani e sono anche un riferimento fondamentale per un turismo di qualità, che valorizzi il genius loci dei nostri territori.

 

Riconoscere alle botteghe e agli esercizi commerciali storici un valore certificato dall’appartenenza a un albo può costituire un valido aiuto per invertire la rotta del depauperamento dell’offerta commerciale nei centri urbani e permettere a queste imprese di ottenere sia un riconoscimento in termini di premialità sia una significativa visibilità nei confronti del consumatore e del pubblico in generale, rafforzandole in termini imprenditoriali.

 

È oramai un fenomeno diffuso la creazione di botteghe storiche fittizie, che fanno ricorso impropriamente alla denominazione “Antica” o “Antico” seguita dal nome del tipo di bottega. Questi esercizi ingannano il turista che non ha gli strumenti per distinguere un esercizio storico autentico da uno non autentico e sottraggono mercato alle vere botteghe storiche, che con difficoltà hanno portato avanti le attività fino ad oggi, operando in un contesto di mercato difficile e in continuo mutamento.

 

La nuova legge mette fine a questi equivoci, creando un sistema oggettivo di riconoscimento delle imprese commerciali e storiche di qualità e delle attività storiche di eccellenza.

 

Tuttavia, sarà importante per il futuro prevedere anche un sostegno economico alle misure previste dal decreto.

Per agevolare e supportare le attività inserite negli albi in oggetto, si auspica l’istituzione, nello stato di previsione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, di un fondo per le imprese storiche e di eccellenza.

 

Si ritiene inoltre necessario rinforzare la misura che prevede la creazione di percorsi conciliativi tra le botteghe artigiane e gli esercenti con i rispettivi proprietari dei locali. Se il percorso conciliativo non è sufficiente occorrono aiuti concreti per arginare il caro affitti, che amplifica la brevità del ciclo di vita delle attività commerciali e artigiane, le quali rapidamente vengono sostituite da nuove attività, spesso omologate e simili, a discapito della qualità e dell’autenticità.

 

Infine, vi è la necessità di creare un raccordo con la disciplina prevista dal Regolamento (UE) 2023/2411 relativo alla protezione delle indicazioni geografiche per i prodotti artigianali e industriali. Si tratta del primo strumento europeo per la tutela dei prodotti non agroalimentari che, come per quelli a marchio DOP/IGP, andrà a tutelare le produzioni artistiche nazionali con uno specifico marchio europeo. In questo contesto si collocheranno molte realtà imprenditoriali che operano con i requisiti della storicità e dell’eccellenza e che dovranno essere valorizzati anche nel contesto che si andrà a creare con lo strumento oggetto della presente proposta normativa, ma che sicuramente costituiranno un ulteriore tassello nella valorizzazione del tessuto imprenditoriale e produttivo italiano di qualità.

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