Comunicato stampa n. 5/2024 del 31 gennaio
Scarzanella: “Le piccole imprese sono essenziali per combattere lo spopolamento montano”
Le imprese artigiane hanno un ruolo decisivo nell’economia della montagna e chiedono maggiore attenzione verso uno sviluppo polisettoriale di questi territori. Lo ha sottolineato Confartigianato nell’audizione del 30 gennaio alla Commissione Bilancio della Camera sul Disegno di Legge per la valorizzazione e la promozione delle zone montane.
Confartigianato esprime apprezzamento per il Ddl Montagna, perché finalmente riconosce le peculiarità dei territori montani. Un’impresa di montagna, che si trova in un territorio meno collegato, meno cablato e con minori servizi, non ha la stessa possibilità di stare sul mercato di un’impresa che si trova in un grande o medio centro.
Tuttavia, Confartigianato rileva che il provvedimento non si focalizza allo stesso modo su tutti i settori, mentre per favorire lo sviluppo delle aree montane occorre intervenire con un approccio che ne valorizzi tutti gli attori. A cominciare dalle imprese artigiane che svolgono attività essenziali per il mantenimento della popolazione in questi territori e costituiscono un fattore decisivo di coesione sociale, in una logica di economia circolare. Per questo le mpmi dovrebbero poter usufruire delle agevolazioni seguendo il modello francese delle “Zone de Revitalisation Rurale (ZRR)”, che non distinguono il regime degli aiuti a seconda della natura dell’impresa.
“Le imprese artigiane – afferma Claudia Scarzanella, presidente di Confartigianato Imprese Belluno – non sono soltanto parte del sistema produttivo della montagna italiana, ma anche attività essenziali per il mantenimento della popolazione in questi territori e costituiscono un fattore decisivo di coesione e di sviluppo. Operano in una logica di economia circolare, si integrano nei piccoli centri rendendoli vivi senza snaturarli. Le piccole imprese, prevalentemente quelle artigiane, costituiscono l’ossatura del sistema economico delle aree montane. Se si vuole davvero combattere lo spopolamento, riportando attività economiche nei piccoli centri di montagna, occorre riconoscere il ruolo delle micro e piccole imprese all’interno della zona specifica in cui operano, indipendentemente dalla natura dell’impresa”.
Inoltre, Confartigianato esprime apprezzamento per le misure fiscali a favore delle imprese montane esercitate da giovani introdotte dal Ddl, ma ritiene che queste misure siano insufficienti per uno sviluppo montano equilibrato. Infatti, il sistema di incentivazione andrebbe esteso a tutte le imprese di montagna, creando servizi di supporto diretti (incubatori) e indiretti (credito di imposta e vantaggi contributivi nell’assunzione di risorse).
Confartigianato auspica altresì che, d’intesa con il Ministero del Turismo, si realizzi un piano strategico di sviluppo del turismo montano sostenibile, con misure per valorizzare le culture identitarie e il patrimonio delle tradizioni montane.