Comunicato stampa del 21 agosto 2022
Scarzanella: «L’inflazione attutita dalle piccole e micro imprese»
«Nella tempesta dei prezzi, i servizi erogati dalle imprese artigiane sono una zona di quiete. L’artigianato attutisce l’inflazione. Ciò non toglie però la grande preoccupazione per l’autunno, quando i rincari rischiano di farsi sentire ancora di più, tanto da farci temere razionamenti sulle commodities energetiche». Lo afferma la presidente di Confartigianato Belluno Claudia Scarzanella, nell’analizzare il report dell’Ufficio studi dell’associazione relativo all’effetto dell’aumento dei prezzi sui servizi.
Confartigianato ha elaborato i dati Eurostat su un paniere di 17 servizi a vocazione artigiana (che contano 1.360 piccole e micro imprese nel Bellunese). Emerge che buona parte dell’inflazione viene assorbita dalle piccole imprese, generando un risparmio consistente per le famiglie.
Le prestazioni degli artigiani coniugano i valori della economicità, della personalizzazione, del riciclo e del riuso, intersecando la creazione di valore per il consumatore con le direttici della transizione green. L’offerta dei servizi, quasi miracolosamente, sterilizza i meccanismi di trasmissione sul mercato interno della tempesta in atto sui mercati internazionali delle commodities e dell’energia.
«Gli artigiani stanno facendo il possibile – e a volte anche l’impossibile – per non pesare sulle tasche dei loro clienti» sottolinea la presidente Scarzanella. «Questo è valido soprattutto in montagna, dove l’artigianato rappresenta un servizio e un presidio anti-spopolamento. Ma non significa che la situazione potrà andare avanti così all’infinito: servono strumenti concreti per fermare l’impazzata dei prezzi».